Un aspetto di grande rilevanza alla base del metodo Happy Child e quindi di GEIS è rappresentato dal colloquio di tutoria. Esso costituisce lo strumento operativo attraverso il quale l’attenzione e la cura che viene dedicata alla famiglia trovano concreta applicazione.

La disponibilità e la competenza dei servizi per la prima infanzia nel riuscire ad instaurare un’efficace comunicazione con i genitori è un requisito indispensabile per promuovere il benessere non solo del singolo bambino ma anche dell’intero nucleo familiare.

La capacità dialogica dell’educatrice dovrà essere finalizzata ad una valorizzazione del “sapere” della famiglia in relazione, però, a quello del servizio educativo, coniugando armoniosamente competenze, prospettive e punti di vista. Infatti l’ottica dell’educatrice del nido non deve essere terapeutica, ma educativa, anche nei confronti della famiglia, permettendo a questa di scoprire le sue capacità di reazione, di gestione e di risoluzione del problema.

È evidente che il conseguimento di un obiettivo così ambizioso, ma allo stesso tempo decisivo per la buona riuscita di tutto l’impianto di lavoro, richieda un’attenzione specifica che non può essere relegata unicamente ad una corretta impostazione dell’iniziale fase di accoglienza. 

Il colloquio di tutoria, nelle modalità in cui è stato ideato, vuole raccogliere e far propri ciascuno di questi elementi. Mediante l’articolazione di un percorso strutturato, che vede la programmazione di almeno un colloquio a trimestre (dimensione della costanza), genitore ed educatrice, ognuno nelle possibilità ma anche nei limiti del proprio ruolo, si impegnano nell’individuazione di precisi obiettivi da sviluppare e nella condivisione di piani di azione (dimensione dell’intenzione e dell’attenzione). 

Tutto ciò però non può che avvenire all’interno di una cornice di rispetto e di fiducia e richiedere una certa quantità di tempo, bene inestimabile per ogni relazione umana. Custodire il tempo, infatti, significa rendere importante ogni momento dell’esistenza della persona, abbracciare ogni istante in una dimensione di significatività per sé e per gli altri.