Progetti di cooperazione

La Fondazione Happy Child sostiene l'associazione senza scopo di lucro "Golfini Rossi", chiamata così per le divise dei bambini delle scuole benedettine primarie africane.

L'Onlus sostiene il Monastero Benedettino di Mvimwa, in Tanzania, che conta circa 100 monaci missionari e funge da fulcro di aggregazione per tutti i villaggi del circondario - questi ultimi, tutti insieme, arrivano a formare una popolazione di 20.000 abitanti.

La Fondazione Happy Child, tramite la vice-presidente, opera con l'ente su temi fondamentali:

- sanità (anche e non solo, in collaborazione con l'Università Campus Biomedico di Roma);

- alimentazione (in collaborazione con l'Università degli Studi di Parma e il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria - CREA);

- educazione;

- ambito sociale;

- malnutrizione (soprattutto dei bambini nelle scuole), attraverso la fornitura di uova e con la contemporanea fornitura, alle famiglie dei villaggi, di galline -affinché possano allevarle e sostentarsi autonomamente;

- costruzione di pozzi nei villaggi in modo tale da rendere l'acqua un bene accessibile e fruibile;

- realizzazione del reparto di maternità in ospedale, che ospita la nascita di più di 500 bambini all'anno. 

L'obiettivo della Fondazione, dei prossimi 5 anni, è quello di formare professionisti per ogni villaggio, in grado di coprire mansioni per le necessità pratiche quotidiane quali, per esempio, idraulici, sarte, ostetriche, etc, e di fornire loro gli attrezzi del mestiere.
Per far sì che tutto ciò sia possibile, la Fondazione dona anche borse di studio offrendo così l'opportunità di mantenere la formazione degli studenti.

Dal 2012 la Fondazione Happy Child sostiene e incoraggia Don Innocente, sacerdote congolese che ha effettuato i suoi studi in Italia, a portare avanti il suo progetto.

Sono state fatte costruire scuole per 300 bambini e ragazzi dai 3 ai 18 anni (una di queste è stata intestata proprio alla Fondazione Happy Child!), col proposito di azzerare l'estrema diseducazione e corruzione. Il Don sognava, un giorno, di poter vedere uno dei suoi alunni a capo del governo.

La Fondazione ha inoltre contribuito a realizzare un corso di formazione di un piccolo gruppo di donne ostetriche provenienti dai villaggi adiacenti alla diocesi di Boma. 

La formazione ha avuto come obiettivi: 

1) istruire le donne sull’importanza del follow-up pre- e post-natale 

2) fornire aiuto alle donne e facilitare loro il parto, in modo da evitare "inutili" morti infantili e/o materne. 

Questa formazione, fornita da medici e ostetriche dell’Ospedale generale di Boma, ha portato al diploma di un primo nucleo di ostetriche, che è poi partito in missione professionale nei villaggi di provenienza. Una di loro ha continuato gli studi e, a oggi, è medico.

Nonostante le continue richieste da parte della Fondazione, non si è riusciti a reperire i dati sui nuovi nati.

Ogni anno la Fondazione Happy Child sostiene economicamente l’orfanotrofio "Mama Anakuja" – “Home for needy children”, la casa che dà spazio a 100 orfani, bambini e ragazzi bisognosi e alcuni affetti da gravi patologie, situato nei pressi di Malindi. 

Mama Anakuja, fondatrice e anima del progetto, è venuta a mancare in un incidente stradale (marzo 2018) lasciando un vuoto che i figli, con amore e cura, cercano ogni giorno di riempire per il bene di tutti.

Il centro Al Tilal, a 14 km da Býblos, è un centro di formazione nel settore turistico rivolto alle donne del mondo rurale.

Negli ultimi anni l’emigrazione ha assunto nel Libano l’aspetto di un fenomeno di dimensioni preoccupanti. Non è facile, e ancor meno nelle campagne, creare opportunità di lavoro o incentivi di altro tipo capaci di persuadere la popolazione a rimanere nel proprio Paese. Un tentativo è in atto con l’avvio di Al Tilal, un progetto della Associazione Libanese della Cultura e dello Sviluppo (ALDEC). La Fondazione Happy Child sostiene economicamente il progetto.

La Fondazione Happy Child sceglie e sostiene, ogni anno, da 10 a 15 progetti in Africa in campo educativo, sanitario e sociale, con preferenza di progetti rivolti a donne e bambini.

Il progetto si propone i seguenti obiettivi:

Il Tewa Training Centre è un centro di formazione professionale avviato nel 2010 da Kianda Foundation. Il progetto realizzato grazie al contributo della Fondazione Happy Child si svolge a Kuruwitu, nella Contea di Kilifi in Kenya. L'obiettivo è ridurre la povertà della regione e disincentivare le donne a prostituirsi - viste le zone altamente turistiche - attraverso la loro formazione nel campo alberghiero, in modo da poter trovare più facilmente lavoro o iniziare attività in proprio. Le giovani che partecipano ai corsi professionali hanno età compresa tra i 16 e i 25 anni. Il Tewa Training Centre organizza anche un "outreach program" che offre alla popolazione della zona corsi di base in nutrizione, agricoltura, cucito e alfabetizzazione.

In seguito al disastroso terremoto di Haiti del 2010, insieme alla Fondazione Cariplo, la Fondazione Happy Child ha sostenuto il progetto "Kay La Blanca Ramirez" con specifici obiettivi, riguardanti il tema dei diritti delle donne:

- dare appezzamenti di terreno per avviare l'agricoltura delle materie prime che serviranno un'attività ristorativa a Wanament, impiegando il personale locale (tra i campi e il ristorante, abbiamo creato lavoro per 36 donne);

- avere un centro di formazione in cui giovani e donne possano essere sensibilizzati, istruiti e formati sui propri diritti.

La Fondazione Happy Child contribuisce alla formazione di operatori sanitari in Africa tramite il progetto CUAMM - Medici con l'Africa.

Incoraggiamo la crescita di medici, infermieri e ostetriche affinché siano dotati della sensibilità e delle conoscenze adeguate ad affrontare le sfide della salute globale. 

In seguito alla guerra in Ucraina del 2022, la Fondazione Happy Child ha selezionato il progetto "Happy Kids: aid for children from Ukraine" per dare un aiuto concreto ai bambini in difficoltà.

E' stata organizzata una raccolta fondi per poterli aiutare ad arrivare in Polonia e trovare così un posto sicuro in cui stare.