Educazione tempestiva
Il metodo dell’educazione tempestiva nasce come progetto di stimolazione dei bambini dai 3 mesi ai 6 anni di vita, per rispondere alle loro naturali esigenze in termini di conoscenza, neuromotricità, relazione e affettività.
La metodologia dell’educazione tempestiva si basa sulle scoperte di alcuni studi sullo sviluppo cerebrale infantile: durante le fasi dello sviluppo cerebrale, ogni bambino attraversa alcuni periodi detti “sensitivi”, in cui è particolarmente ricettivo e sensibile a determinati stimoli ed è per questo portato ad apprendere in modo naturale e senza sforzo. L’educazione tempestiva fa leva proprio su tali periodi, mirando ad attivare in ogni bambino il potenziale intellettivo ed umano che possiede fin dalla nascita e che diminuisce invece con il crescere dell’età.
Questo non avviene in modo forzato o precoce, ma con tecniche adeguate che stimolino la curiosità del bambino e ne attivino lo sviluppo delle capacità, evitando ogni tipo di anticipazione.
Tra le metodologie di apprendimento proposte quotidianamente, le più importanti sono:
• I BITS DI INTELLIGENZA sono serie di immagini, di numeri, di quantità e di parole rappresentate graficamente su cartoncini bianchi. Le finalità dei bits sono quelle di sviluppare l’attenzione e la memoria, di favorire l’interesse verso una molteplicità di argomenti, di ampliare il vocabolario e di trasmettere ai bambini delle conoscenze che riprenderanno successivamente.
• La NEUROMOTRICITA’ consiste nel proporre esercizi e movimenti in successione, programmati con gradualità, grazie ai quali i bambini fanno esperienza con tutto il corpo. Le finalità che si raggiungono attraverso questa attività sono quelle di condurre i bambini alla conoscenza del proprio corpo e dello spazio che li circonda sviluppando una certa coordinazione nei movimenti, al fine di facilitare l’organizzazione neurologica.
• L’AUDIZIONE MUSICALE consiste nell’ascolto attento e partecipato di alcuni brani scelti (soprattutto di musica classica). Le finalità che si raggiungono attraverso l’ascolto sono quelle di sviluppare la discriminazione uditiva e la sensibilità estetica verso la musica.